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Ferdinando Garavello

Grandine, bufera e allagamenti hanno messo in ginocchio parte del settore agricolo della provincia. Impossibile, per ora, ottenere una stima esatta dei danni: il maltempo ha colpito a macchia di leopardo, causando guai ingenti a decine di aziende agricole.
Le zone in cui la situazione è più grave, secondo i primi rapporti che stanno arrivando alle associazioni di categoria, sono quelle di Pozzonovo, San Pietro Viminario, Maserà, Rubano, Selvazzano, Agna e Bagnoli per quanto riguarda la pianura. Sui colli Euganei, invece, il fortunale ha lasciato il segno a Baone, Arquà Petrarca, Este, Montegrotto e Galzignano.
La grandinata dell’altro ieri è arrivata nei giorni cruciali per la maturazione di piante da frutto come ciliegi e peschi. Meno disastrose le ripercussioni sul settore vitivinicolo collinare, mentre potrebbero riportare enormi danni mais, barbabietole e soia.
La Coldiretti sta raccogliendo le segnalazioni che arrivano da tutta la provincia, coordinandosi con il consorzio di difesa delle produzioni agricole per garantire alle aziende una adeguata assistenza. Fra Este e Monselice, ad esempio, vengono segnalati forti danneggiamenti alle colture frutticole e ai vigneti. Ma non solo. La bufera si è accanita su orti e campi di mais, soia, barbabietola, frumento e colza. Stesso discorso per le pesche di Pernumia e gli asparagi della bassa. A Due Carrare ci sono aziende che hanno riportato danni a vigneti e frutteti anche fino all’80 per cento. Adesso i coltivatori sperano che l’acqua possa defluire quanto prima dalle campagne. In caso contrario potrebbero essere compromesse le colture nei primi stadi di vita.
«Si tratta – spiega Walter Luchetta, direttore di Coldiretti Padova – di grandinate precoci che non hanno compromesso irrimediabilmente le colture, molte delle quali erano state riparate con le reti antigrandine. Qualsiasi aumento dei prezzi al consumo nei prossimi giorni è assolutamente ingiustificato, anzi è una speculazione ai danni dei consumatori. Diverse colture sono ai primi stadi vegetativi e, al di là dei casi più gravi, saranno in grado di portare i prodotti a maturazione».
«I produttori – gli fa eco Tiziano Girotto, direttore del consorzio padovano di difesa delle attività e produzioni agricole – possono ancora richiedere il contributo assicurativo, la campagna assicurativa è aperta fino al 10 giugno».
«I danni sono limitati – sottolinea infine Antonio Dal Santo, presidente del consorzio dei vini doc degli Euganei – alla quantità e meno alla qualità. La grandinata ha portato via i tralci, ancora teneri, ma non influirà sulla qualità del prodotto. Il danno, molto limitato ovunque, va valutato di vigna in vigna e a seconda della posizione delle colture».

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