A rischio sui Colli Euganei a causa del maltempo la raccolta di piselli e ciliegie
BAONE. Il maltempo sta mettendo a rischio due prodotti primaverili tipici dei Colli Euganei: i piselli e le ciliegie. La raccolta dei «bisi» dalle parti di Baone e Arquà, dove sono stati realizzati campi sperimentali con varietà nane di pregio come Spring e Meraviglia d’Italia, è iniziata proprio in questi giorni ma a causa della pioggia e del fango i produttori non riescono ad entrare nelle coltivazioni. «Dei circa 400 quintali di piselli che si ipotizzava di produrre nel 2010 tra Baone e Arquà Petrarca, se tutto va bene alla fine ne raccoglieremo appena la metà», commenta Stefano Zambon dell’associazione «Bisi & Bisi». Un sodalizio che si è costituito lo scorso anno e che raggruppa una quindicina di aziende che coltivano a piselli circa 5 ettari di terreno e dovrebbero produrre circa 80 quintali per ettaro. «Il maltempo di questi giorni sta favorendo l’insorgere di alcune fitopatologie e questo è un problema serio – aggiunge Zambon -. C’è poi la questione del ritardo della maturazione. Raccogliere il prodotto 15 giorni più tardi rispetto alla norma crea un ulteriore danno economico. Il grosso della produzione deve coincidere con la terza settimana di maggio se la si vuole piazzare sul mercato come primizia. L’unica nota positiva è che non è a rischio la Festa dei bisi che si terrà dal 21 al 25 maggio tra Baone e Villa Beatrice». Non va meglio per le ciliegie le cui zone più vocate sono nei comuni di Galzignano, Teolo (frazione di Tramonte) e Vo’. «La pioggia e le basse temperature stanno bloccando l’ingrossamento e la regolare maturazione del frutto – afferma Gianni Scarabattolo, di Tramonte -. Se si scuote il ciliegio i frutti che la pioggia sta ingiallendo cadono a terra. La produzione è già fortemente compromessa». Sui Colli si teme anche per il prodotto di bandiera: il vino. Molti viticoltori lo scorso fine settimana hanno iniziato con i trattamenti per scongiurare l’insorgere nella vite di malattie come la peronospora e l’oidio. Trattamenti che sono stati interrotti a causa della pioggia e del fango, che non consente ai trattori muniti di atomizzatore di entrare nei vigneti.